Serie D

Pontinia

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Riepilogo

vs

Riepilogo

Carver Cinecittà: Pantanella, Maiorana 4, Brusaporci 3, Fabrizi 15, Mori, Benincasa 20, Torelli, Guiducci 16, Pagnanelli 14, Costantini 6, Cenciarelli 8, Ciminelli. All. Bramonti

Virtus Pontinia: Chillemi 4, Diglio 5, Massimi, Petrolini, Ottocento 18, D’Anolfo 13, Visca 2, Cardinali n.e., Baioni n.e., Santoro 2, Nardin 30, Fabbri. All. Carlaccini

 

La Carver si aggiudica meritatamente il match contro la Virtus Pontinia e mantiene il passo confermandosi in vetta della classifica in coabitazione con Veroli.

Gara interessantissima e che alla vigilia nascondeva non poche insidie per gli uomini di Bramonti, chiamati a replicare le vittorie contro Polaris e Sabotino anche contro la Virtus Pontinia, accasatasi al terzo posto e con ambizioni di alta classifica ampiamente dichiarate. Inoltre, c’era anche da ribaltare il risultato dell’andata, amaro ai biancorossi della Carver che uscirono con onore dal palazzetto del litorale, sconfitti di misura (91/89) dopo un overtime.

Tre partite, le ultime disputate dalla Carver, una più difficile dell’altra, ma che i romani hanno affrontato con determinazione ed i cui risultati hanno ripagato i tanti sacrifici, soprattutto degli under, impegnati nel campionato U20 eccellenza e costretti dai due calendari a ritmi forsennati, con gare disputate anche a meno di 24h di distanza.

Considerazioni queste che sono lo specchio delle dichiarazioni rilasciate a caldo da coach Bramonti, che a fine partita ha manifestato la suagrande soddisfazione per la prova ed ha elogiato tutti per i risultati conseguiti”. A ciò, aggiungiamo doverosamente una particolare menzione per l’ottima prestazione di Benincasa, sempre più riferimento importantissimo per tutta la squadra.

Per i pontini, invece, pur privi di pedine importanti come Parisi e Cardinali, la sconfitta non ha poi molte attenuanti, in una gara che l’ha vista sempre rincorrere ed in cui i 30 punti del bravo Nardin, più che recare una vera minaccia hanno contribuito a contenere più che altro il divario; mentre D’Anolfo, dopo un ottimo inizio, si è via via spento.

 

Avvio a bassi regimi per entrambe le formazioni, anche se sono gli ospiti a mettere il naso avanti grazie ad un D’Anolfo in grande spolvero nei minuti iniziali, con 9 punti quasi tutti di fila che valgono il +4 al 3’ (6/10). Due minuti nemmeno e la Carver però è già a contatto dando l’impressione di aver sistemato le cose in difesa ed ingranato in attacco. Da impressione a realtà, perché i biancorossi di Bramonti spingono, agganciano e passano in vantaggio con Fabrizi e Pagnanelli bravi a concludere dai 6.75 (20/13). Carlaccini chiama time-out e blocca l’emorragia riuscendo a riequilibrare lo scampolo di frazione che si chiude comunque con la Carver sempre avanti di 7 (24/17) ed un bel duello Guiducci-Nardin dalla lunetta chiuso in parità (4 punti ciascuno).

In avvio di seconda frazione la Carver alza i ritmi e scappa: Maiorana realizza da sotto e poi ruba un buon pallone correndo in solitaria per il +10 (28/18); Guiducci e Pagnanelli penetrano con grande autorità ed al 4’ è +15 (33/18). Carlaccini passa alla 2/3 e la Virtus respira, non tanto per l’efficacia della zona, bucata comunque dalla media distanza, quanto per un Nardin trascinatore che si accende e con 12 punti nei successivi 3’ riporta la Virtus a ridosso (38/30). La Carver non perde del tutto la bussola e riesce a mantenere le distanze con Fabrizi, Guiducci ed un Benincasa in crescendo, che tira fuori tutto il suo potenziale e si fa valere soprattutto nel pitturato. Contenuta la fiammata della Virtus, la Carver riparte ed impone il classico contro-break che fa scivolare gli ospiti nuovamente a -14 (51/37).

La ripresa è sostanzialmente equilibrata. Da un lato la Virtus spinge per ridurre il gap, scegliendo spesso e senza fortuna la soluzione da lontano, ma è anche eccessivamente fallosa nella fase difensiva, cosa che alla lunga peserà parecchio. D’Anolfo e Ottocento a 4 falli, Nardin a 3, non sono certo buone notizie per Carlaccini e le aspirazioni di rimonta. Dall’altro lato, Bramonti capisce che è il momento di chiudere ma i suoi non rispondono alla chiamata e sbagliano tanto pur mantenendo comunque il vantaggio (66/53).

Ultima chiamata. Bramonti si affida alla versatilità di Pagnanelli (nonostante i 3 falli) ed alla solidità di Guiducci e Benincasa. La Virtus, invece, rianimata in apertura dal canestro di Nardin (66/55) deve fare subito i conti con il 5° fallo che manda D’Anolfo in panca, ed un tecnico alla panchina per le conseguenti proteste del quale approfitta la Carver, che mette a segno il libero e concretizza l’extra possesso con il ’98 Cenciarelli (69/55).  Nardin ed Ottocento non mollano e tengono viva la Virtus andando a segno a ripetizione (71/60) ma la loro bravura non basta a completare il recupero, che diventa difficile al 5’: Benincasa realizza infatti da sotto al termine di una bella circolazione di palla, cosa che i romani ripetono subito dopo mettendo questa volta Cenciarelli sulla linea dei 6.75 per il canestro che vale il +16 (76/60).  Ottocento si guadagna due liberi in transizione (76/62) ma è ancora il giovane Cenciarelli a far male agli ospiti con una conclusione ancora da oltre l’arco allo scadere dei 24’’ che fiacca le velleità avversarie (79/62) e pone una grossa ipoteca sulla gara, nonostante manchino ancora 4’. Non c’è infatti nulla di più da segnalare se non l’encomiabile volontà degli inesauribili Nardin e Ottocento mantenuta sotto controllo dalla lucidità di Guiducci e Benincasa che assicurano alla Carver i meritati due punti.

Area Comunicazione Carver

 

 

Di seguito il commento pubblicato dalla Virtus Basket Pontinia su BasketIncontro

VIRTUS SCONFITTA NEL BIG MATCH CONTRO CARVER 86-74: NON BASTA NARDIN, TROPPE LE ASSENZE

Non è arrivato il poker di vittorie per la Virtus Pontiniache esce sconfitta nel big match della seconda giornata di ritorno. Contro Carver, prima in classifica, gli uomini di Morassi escono sconfitti 86-74 ma non ridimensionati.
Con il loro coach costretto a guardare la gara dalla tribuna, causa l’inibizione di due settimane inflitta dalla federazione, i virtussini si sono presentati sul parquet ospite guidati da Alessandro Carlaccini chiamato a sostituire momentaneamente Morassi. Ad aggravare la situazione in casa Pontinia hanno contribuito poi le solite assenze in formazione. I biancorossi, infatti, hanno affrontato la trasferta contro Carver privi di entrambi i lunghi di ruolo: al già infortunato Parisi in settimana si è aggiunto Cardinali che nell’ultima seduta d’allenamento ha accusato un risentimento al polpaccio. Inoltre, Diglio e D’Anolfo erano reduci da attacchi influenzali e sicuramente non erano al top della condizione.
Quanto detto finora però non può e non deve essere un alibì per la Virtus che nei primi due quarti affronta la gara con un atteggiamento remissivo che la porta a subire ben 51 punti quando la sirena manda alla pausa lunga. Costretti ad inseguire per tutta la gara, Ottocento e compagni riescono a rimontare il massimo svantaggio di 17 punti rientrando in gara grazie ad uno strepitoso Nardin che dopo un avvio opaco fa cadere una pioggia di triple sulla prima della classe. Ma non basta, nonostante i 30 punti a referto della guardia virtussina la Carver riesce a tenere saldamente in mano il match grazie all’ottima prova dei suoi, fra tutti il centro Benincasa che sotto canestro trova vita facile. Nella seconda frazione di gioco la squadra di Morassi tenta la difesa a zona nell’intento di limitare il vantaggio in centimentri degli avversari ma deve poi deporre le armi quando all’ultimo quarto subentrano la stanchezza e i falli individuali: Nardin e Ottocento rispettivamente a quota quattro falli, mentre D’anolfo è costretto ad abbandonare il campo alla sanzione del suo quinto.
Una gara strana, quindi, quella che doveva essere il big match della giornata nel girone B di serie D. Discorso a parte meriterebbe l’arbitraggio, anche stavolta indecoroso ed inappropriato per tale categoria, mentre tanto peso hanno avuto sicuramente le assenze in casa Virtus. Senza un lungo ad occupare l’area i ragazzi di Morassi in fase offensiva hanno dovuto limitarsi a giocare fuori dal perimetro cercando costantemente le conclusioni dalla lunga distanza. Ipossibile in difesa arginare il centro avversario anche se i troppi rimbalzi offensivi concessi sono segno di mancanza di lucidità e aggressività.
Tuttavia, una sconfitta non fermerà il cammino del team del presidente Riccardi le cui ambizioni restano invariate: il salto di categoria è l’obiettivo unico e primario della Virtus che ora staziona al terzo posto in classifica. Carver e Veroli restano saldamente al comando a 4 lunghezze di distanza e tra due settimane ci sarà l’altro scontro diretto contro i ciociari.

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