Sfida che non ha tradito le aspettative tra Carver e Amatori Pescara con l’aggiunta dell’alto rischio per gli affetti da patologie coronariche messi a dura prova dall’andamento complessivo della gara e, soprattutto, dall’epilogo.
La fotografia istantanea del match è racchiusa tutta nel primo e nell’ultimo quarto, decisamente determinanti negli equilibri, visto che la parte del match prima e dopo l’intervallo,, altrettanto intensa e bella da vedere, alla fine non ha comunque decretato vincitori ne vinti con parziali pressoché in parità nella seconda e nella terza frazione (20/21 – 20/17).
Primi 10′ tutti di marchio Pescarese. Buscarioli e compagni giocano bene e con una certa autorità, sbagliando poco o nulla. Statistiche che premiano infatti gli ospiti, conti alla mano con percentuali sopra le righe dal campo e oltre l’arco, al cospetto invece di una Carver che sente probabilmente oltremodo l’importanza della gara davanti al pubblico delle grandi occasioni e che non riesce ad esprimersi come potrebbe. Merito dell’Amatori, qualche demerito dei locali, sta di fatto che il +12 al primo stacco appare sostanzialmente meritato per Pescara.
Parte centrale del match in equilibrio con la Carver che tenta di rimontare e Pescara brava a respingere ogni tentativo, con la doppia cifra di distacco che non ne vuole sapere di essere infranta.
Ma mai dire mai, perché la Carver, fin lì in difficoltà nel recuperare un gap che col passare dei minuti sembrava dare più certezze a Pescara, volta improvvisamente pagina e cambia passo, ad iniziare dalla difesa, fattore determinante, che inizia a non concedere più nulla permettendo di ritrovare quella fiducia e quella carica mentale che si stava via via svilendo anche per effetto di alcune interpretazioni arbitrali non pienamente condivisibili e che, complessivamente, non avevano certo premiato i romani.
Il recupero è nell’aria e si concretizza pienamente a 4′ dalla sirena con la parità a quota 65 che toglie sicurezza all’Amatori Pescara mentre galvanizza la Carver mandando in delirio la tribuna di casa.
Manca una vita e si viaggia in parità fino a 116″ dalla fine (67/67) con palla però in mano alla Carver, dopo che Buscarioli aveva fallito dalla lunga. Dall’altro lato capitan Pagnanelli invece non perdona, della serie le cose giuste al momento giusto: penetrazione incontenibile con canestro e classico “‘and one” poi trasformato con freddezza e che vale il +3 (70/67).
Pescara accusa il colpo, ci prova ancora a testa bassa ma la mente non è più lucida come all’inizio. L’azione del possibile pareggio sfuma nelle mani di Allier mentre nel ribaltamento ci pensa ancora “Pagna20” che fa esplodere il PalaCarver con la tripla che probabilmente stacca la spina all’Incontro (73/67).
Time out Pescara, l’azione al rientro si spegne con il tiro da oltre l’arco di Giacomi che non va a bersaglio mentre la Carver continua ad arrotondare il punteggio dalla lunetta con Scianaro, nel tripudio dei supporter di casa.
Finisce 77/69, la Carver cala il poker con la quarta vittoria di fila e….. si continua ad andare avanti!!
Inutile sottolineare la gara di un super Edoardo Pagnanelli da 26 punti cui si unisce la prova sontuosa, l’ennesima, di Andrea Martino con una doppia doppia da 18 punti e 12 rimbalzi.
Antonio Maiorana
Area Comunicazione Carver