Riepilogo

Carver Roma: Di Bello 16, Stramandino n.e., Ciancaglini 8, Benincasa 14, Rapini 5, Galli 9, Taurchini 6, Vitti, Fucek 4, Pizziconi n.e., Esanu n.e., Lucarelli 10. All. Tretta

Amatori Pescara: Gangale, Brescianini 5, Stefan ne, Serafini 2, Cocco 13, Pierucci 24, Gjorgjevikj 5, Di Donato, Colombo 2, Origlia 28. All. Fioravanti

L’Amatori Pescara espugna il PalaCarver e si spiana la strada per la corsa ai play off agganciando in classifica i biancorossi con il beneficio dello scontro diretto. E’ stata una gara piacevole ed intensa come da pronostico, con due strappi importanti nel primo tempo: la partenza da urlo di un Pescara stratosferico da oltre l’arco (7/10) ed attentissimo in difesa che ha sorpreso i locali (18/30 alla prima sirena) e la reazione rabbiosa di quest’ultimi ad inizio secondo periodo, bravi a restituire il break ed a capovolgere l’inerzia agguantando la parità dopo appena 4′ (33/33). Gara che quindi sale ancor più di giri: botta e risposta spettacolare tra una Carver rinvigorita dalla consapevolezza di aver recuperato il gap iniziale e un’Amatori Pescara che accusa il colpo ma continua comunque ad esprimersi al meglio del proprio potenziale. Equilibrio che la fa da padrone fino all’intervallo al quale si arriva sul 40/41 ma con i 2′ finali in cui, a dispetto del punteggio fin li registrato, si corre tanto ma si sbaglia altrettanto, sia da una parte che dall’altra.

La posta in palio è altissima: la concreta possibilità di continuare ad alimentare le speranze di accesso alla fase play off passa in buona parte dal risultato di questa gara. Lo sanno tutti, anche i supporter di casa, che si fanno sentire tantissimo con il loro fragoroso apporto in un PalaCarver vicinissimo al sold out, ma al riavvio e per i primi 4′ è ancora equilibrio, con Carver e Pescara divisi da un solo possesso (48/51). Gli ospiti appaiono però un tantino più lucidi, al cospetto invece dei biancorossi che, senza nulla togliere agli avversari, ci mettono anche un pò di proprio, difensivamente parlando (come era già successo in avvio), cosa che facilita quanto meno la via del canestro ai pur bravi Pierucci ed Origlia. Ed è proprio la tripla di quest’ultimo a suggellare il buon momento di Pescara che vola a +10 (49/59) prima della terza sirena, punteggio ridimensionato dal canestro di Di Bello con il quale si va agli ultimi 10′ (51/59).

Otto punti di distacco non sono un’enormità ma mettono qualche preoccupazione in casa Carver;  di contro, pone gli ospiti in una condizione di maggiore serenità di gioco che, in gare tirate come questa, non è poco. Sensazione tra l’altro che si consolida con il passare dei minuti visto che ogni sforzo dei biancorossi per ricucire lo strappo viene contenuto da un Pescara capace di ribattere colpo su colpo e di blindare via via il vantaggio. Prova ne è l’evoluzione del punteggio che non varia negli equilibri: 55/63 al 2′, 60/66 al 5′ e 68/75 al 7′ .

Ma, si sa, la Carver non molla mai. Nonostante qualche defezione fisica che fa stringere i denti, attacca a testa bassa mettendoci tutto quello che può nel tentativo di rimettersi in scia. I frutti sembrano di colpo materializzarsi a poco più di 90″ dalla fine: quattro punti in rapida successione di Fucek riaprono improvvisamente i giochi ed infuocano le tribune per un -3 (72/75)  che rimette tutto in discussione riportando il pensiero alla gara di andata dove i momenti finali si rivelarono determinanti, anche se in maniera diametralmente opposta. Stavolta invece non va così: i tentativi della Carver di impattare a quota 75 (due dalla media ed uno dalla lunga) si infrangono sul ferro, Pescara invece consolida dalla lunetta nella lotteria del fallo sistematico e porta a casa la vittoria.

Antonio Maiorana

Area Comunicazione Carver