Riepilogo

CARVER: Tranquilli 7, Feraco 2, Calicchio 14, Fabrizi 8, Segatori 6, Costa 8, Grutter 4, Stocchi 2, Nacca 2, Milanese 11, Brauzi 2, Guadagno. All. Bramonti Ass. Rossi – Pagnanelli

SAN NILO: Del Natale 2, Gioco, Bolaffio 2, Buffoni 7, Zunica 2, Casseri 2, Scarano 4, Maiolatesi 8, De Mico, Cassaneti 31. All. Apa

Ultimo atto del girone B, con la Carver che è già sicura del primo posto e si gioca soltanto la possibilità di giocare la finale in casa (possibilità sfumata, visto che Albano, prima nel girone A, ha sì lo stesso record vittorie – sconfitte ma un miglior quoziente tra punti segnati e subìti). Il piglio con cui i biancorossi iniziano sembra quello giusto, mentre San Nilo sembra rimasta con la testa e le gambe negli spogliatoi: basti pensa che tre dei sei punti segnati riesce a metterli a referto sulla sirena di fine quarto. La Carver recupera molti palloni, che concretizza in contropiede, ed amplia il vantaggio nel secondo quarto. Sembra che la partita abbia veramente poco da raccontare, perché la Carver ha delle praterie da sfruttare in attacco mentre gli ospiti sbagliano praticamente ogni cosa. E purtroppo la Carver cade in questa spirale di indolenza, pensando che ormai i giochi sono fatti, commettendo una follia dietro l’altra in attacco e in difesa. Il parziale del secondo tempo non ammette repliche: 26 – 40, con San Nilo che negli ultimi minuti giustamente prova a credere in una rimonta che avrebbe avuto del clamoroso, ma riesce comunque a chiudere sotto la doppia cifra di svantaggio. Così, è impensabile vincere la finale contro una squadra ostica come Albano e, quando inizierà la fase elite, impossibile giocare contro le squadre provenienti dal campionato di eccellenza, che metteranno in campo un altro livello fisico, tecnico – tattico e mentale, molto più alto di quelli incontrati finora. Servirà allinearsi al più presto, trovando continuità, e cambiare marcia.

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