Riepilogo
Riepilogo
Smit: Lollobrigida 19, Spinosa 11, Tomaselli 6, Calicchia, Favoriti, Buglioni 2, De Paola 9, Vulnera, Antonangeli, Farese 6. All. Satolli Ass. Crudeli
Carver: Tranquilli 2, Calicchio 9, Pignatone 2, Fabrizi 2, Segatori 7, Costa, Stocchi, Nacca 12, Milanese 12, Brauzi, Guadagno 4. All. Bramonti Ass. Rossi
Prima o poi doveva accadere, di perdere la prima partita della stagione. E francamente eravamo abbastanza sicuri che sarebbe accaduto oggi. Sia per motivi più appartenenti alla partita (vengono in mente il 4/18 ai tiri liberi, o le venti palle perse e il momento in cui sono arrivate le ultime: cose che paghi in una partita punto a punto, e a basso punteggio), sia per quelli meno: il ritmo e l’impegno in allenamento, ad esempio, non sempre sono soddisfacenti in quest’ultimo periodo. Vanno comunque dati i più che giusti meriti alla Smit, squadra trovata trasformata rispetto al girone d’andata, in cui si vede la mano di coach Satolli: gioco pulito, intensità, lucidità nei momenti difficili sono state le armi con cui ci hanno inferto il primo sgambetto. Senza dubbio la squadra più in forma del momento, che continuerà a togliersi soddisfazioni.
La cronaca della partita: primi minuti con le squadre che sembrano studiarsi. La Carver deve centellinare Tranquilli per problemi al ginocchio, la Smit che prova a prendere in mano l’inerzia della partita con Lollobrigida e De Paola, bravi a punire i biancorossi che sembrano avere poca voglia di piegare le gambe e scivolare in difesa. Non cambia la solfa nel secondo quarto, quello più problematico per la Carver e più redditizio invece per la Smit. Gli ospiti non perdono palloni, li consegnano direttamente nelle mani degli avversari. Nella propria metà campo le cose non vanno meglio: la Smit trova sempre buoni tiri e rimbalzi offensivi, forse sbaglia qualche facile conclusione di troppo, cosa che non fa sprofondare la Carver. Nel terzo quarto, la Carver prova a rientrare. La zona permette di recuperare dei palloni su ribaltamenti troppo prevedibili della Smit e di segnare in contropiede. A difesa schierata, la circolazione di palla non è ancora fluida, ma fortunatamente comincia ad entrare il tiro pesante. La Smit, che passa anche lei a zona, viene sorpassata. Si arriva all’ultimo quarto con la Carver che ha di nuovo calato di concentrazione, mentre la Smit, tornata a uomo, è più lucida, e punisce ogni errore biancorosso. Le percentuali da tre cominciano di nuovo a calare, le penetrazioni sono sempre forzate. Si arriva all’ultimo minuto in perfetta parità (50-50), l’ennesimo 0/2 dalla lunetta non permette l’allungo. Lollobrigida (bravo, non solo per il tiro della vittoria ma anche per il gesto di grande sportività con cui ha ammesso di aver toccato una palla uscita non vista dall’arbitro, nei delicati ultimi minuti) a 3″ dalla sirena trova invece una bomba dall’angolo che sembra regalare un pezzettino di vittoria ai locali. Time out ospite per disegnare un ultimo tiro, ma la palla sfugge dalle mani ed è di nuovo della Smit. 0″5, non c’è più tempo, la Smit festeggia, la Carver si lecca le ferite, sperando possa capire gli errori ed invertire la rotta al più presto. Cogliamo l’occasione per augurare a tutti un sereno Natale ed un felice anno nuovo.